Con profonda commozione ricordiamo la figura del capitano Piero Prendini, scomparso a Venezia il 23 agosto 1966, la cui vita rappresenta una pagina luminosa nella storia della marineria triestina e della motonave Calino. La sua dipartita costituisce una grave perdita non solo per chi lo ha conosciuto personalmente, ma per l’intero mondo marittimo, che in lui riconosceva un esempio raro di competenza, coraggio e dedizione al dovere.
Nato a Trieste il 13 marzo 1895, Prendini intraprese fin da giovanissimo la carriera nautica, entrando prima nella flotta del Lloyd Triestino e successivamente, a partire dal 1919, nella Società di Navigazione Adriatica. Fu in questa compagine che si distinse per serietà professionale, spirito d’iniziativa e instancabile impegno nella riorganizzazione del servizio passeggeri nel dopoguerra.
Dopo aver ricoperto incarichi sempre più rilevanti, dal 1955 al 1960 fu a capo del Servizio Armamento presso la sede centrale della Società a Venezia. Dal 1960 fino alla sua morte operò come consulente tecnico, offrendo la sua esperienza al servizio dell'Adriatica e dell'Associazione Armatori.
La sua carriera fu segnata anche da imprese eccezionali compiute durante il secondo conflitto mondiale. In qualità di comandante militarizzato di navi civili impegnate in zone belliche, si distinse per un atto di straordinario coraggio: nel dicembre del 1940, al comando della motonave Calino, riuscì a forzare il blocco navale britannico attorno all’isola di Rodi, portando a compimento una missione di estrema importanza strategica. Non solo riuscì a consegnare rifornimenti vitali e reparti militari, ma riuscì anche a riportare la nave in Italia evitando l’intercettazione da parte delle forze navali inglesi. Un'impresa considerata all’epoca impossibile, e che oggi resta incisa nella memoria storica della marineria nazionale.
Per il suo eroismo gli furono conferite due decorazioni al valor militare e il grado di Capitano di Corvetta di complemento della Marina Militare. Fu inoltre insignito dell’onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
Le esequie si sono svolte a Trieste con onori militari e la partecipazione di numerosi estimatori e amici, che hanno voluto rendere l’ultimo saluto a un uomo che ha incarnato lo spirito più nobile della tradizione marittima.
Alla moglie Bruna Prendini, alla figlia dottoressa Sylva Forti, ai figli Giampaolo e Annamaria, alle sorelle Elena Cattarini e Nada Trauner, e al fratello comandante Nino Prendini, rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze, con profondo rispetto e gratitudine per la figura e l’opera del capitano Piero Prendini.
"Comandante civile di piroscavi requisiti, durante numerose missioni in acque costantemente insidiate dal nemico, dava prova di perizia marinaresca, sereno coraggio e spirito di sacrificio: preclaro esempio delle alte tradizioni della Marina Mercantile Italiana.
In occasione di un attacco di aerosiluranti, contro un convoglio di cui faceva parte la Sua unità, coadiuvava deciso e con calma il Comandante militare, contribuendo efficacemente a sventare l'offesa"
Meditarraneo Centrale agosto 1940 -Agosto 1941
...per gentile concessione del nipote del Capitano Prendini, Alessandro Forti Prendini